Già ormai quasi dieci anni fa i primi schermi pieghevoli facevano il loro debutto agli show tecnologici, in un misto d’incredulità e attesa trepidante per quando queste mirabolanti tecnologie sarebbero state accessibili.

Qualche anno dopo, finalmente anche gli smartphone cominciando a sperimentare ciò che potrebbe risolvere, in un’unica soluzione, il problema degli schermi piccoli degli attuali modelli, coniugandoli a funzionalità assolutamente innovative, in grado di rivoluzionare il mercato della telefonia mobile.
Gli smartphone pieghevoli sono ormai realtà.

Samsung e Huawei contendono il primato degli smartphone pieghevoli
Per il 2019 era prevista l’uscita dei modelli Galaxy Fold di Samsung e Mate X della Huawei. Il primo aveva collaborato a stretto contatto con Google per sviluppare un modello in grado di offrire non solo uno schermo molto più ampio, ma anche la possibilità di tenere più finestre aperte e averle a disposizione in qualsiasi momento, usando un chip Snapdragon 855 e 512gb di RAM. Dopo il suo debutto fra anteprime varie, i primi modelli messi in circolazione sono stati ritirati ben presto dalla casa di produzione coreana, per via di funzionalità ancora incomplete e problemi di vario tipo. I primi modelli dei preordini sono stati spediti nuovamente fra Agosto e Settembre 2019 e, dallo stesso mese, è finalmente disponibile ufficialmente.
Huawei, dalla sua, ha invece evitato il grande salto della vendita, rimandando la data di uscita nell’ultimo trimestre del 2019, racimolando già più di 100.000 unità vendute nella sola Cina del suo smartphone con cpu Kirin 980 e una batteria leggermente più grande di quella Samsung.

Gli altri competitor di smartphone pieghevoli

Il mercato degli smartphone pieghevoli si sta evolvendo in fretta e ora si è già aggiunto il nuovo Motorola Razr, un remake molto più tecnologico e in chiave smartphone della grande hit del 2004 da parte dell’azienda statunitense.
Se Samsung e Huawei si battevano su quale dei loro modelli potesse riuscire a costare meno di 2000€ (non riuscendoci, stando rispettivamente a 2049€ e 2499€ durante i primi mesi di lancio) la Motorola, senza chiaramente avere alcune delle funzionalità più avanzate e presenti nei prodotti concorrenti, si aggira da preordine attorno ai 1500€.
Tutto questo, comunque, è stato ampiamente battuto dal Royole Flexpai, il quale nonostante non si voglia imporre come lo smartphone pieghevole definitivo, è stato il primo ad essere effettivamente rilasciato con una versione per consumatori in Cina, tra l’altro al prezzo di 1300€ circa, decisamente inferiore a qualsiasi modello uscito successivamente.

Le proposte future di smartphone pieghevoli

Tuttavia, la guerra degli smartphone pieghevoli sembra soltanto appena iniziata. Dopo l’annuncio di OPPO, il cui modello è ancora un mistero, persino Microsoft si è lanciata di peso in questa diatriba tecnologica: nell’ultima parte del 2019 il Microsoft Surface Duo ha fatto il suo debutto come progetto, supportato non più dal classico sistema Windows Phone, ma da Android. Una scelta che sa di sconfitta. Tuttavia, sempre per il 2020 inoltrato, la casa ha annunciato anche il Surface Neo, che vede però Windows 10X come sistema operativo.
Se Microsoft si sta lanciando in questo nuovo mercato nel tentativo di ridurre l’ingombro totale del dispositivo, LG ancora non si sente pronta ad affrontare questo investimento. La casa coreana ha infatti deciso di adottare una soluzione meno elegante, ma anche molto meno dispendiosa, con il G8X ThinQ Dual Screen, il quale sembra soltanto un prototipo di un vero e proprio smartphone pieghevole, con schermi uniti.
Il futuro di questa nicchia di mercato, la quale pare proprio a breve non sarà più nicchia, inizia a contare molti concorrenti, ognuno con le sue strategie e potenzialità.

I vantaggi di uno smartphone pieghevole

  • Ma, a conti fatti, oltre al fascino tecnologico, quali sono i vantaggi di uno smartphone in grado di piegarsi? Presto detto.
    Il primo, più evidente e palese, è la possibilità di espandere lo schermo quando serve, magari per guardare un film o avere un’applicazione sola con più superficie di lavoro a disposizione, per poterlo poi ridurre alle dimensioni di uno smartphone tradizionale quando invece non serve. Questo punto di forza, da solo, è attraente non solo per i professionisti a cui servirebbe sempre almeno il doppio o il triplo di una superficie smartphone tradizionale, ma anche per tutti quei clienti più casual che vogliono guardare film e video, o semplicemente avere un cellulare che all’occorrenza diventa un tablet, per poter poi tornare allo stato di origine e ridurre l’ingombro.
  • Un secondo vantaggio di questa nuova tecnologia, inoltre, è chiaramente legata alle potenzialità offerte durante lo scatto di fotografie: se la fotocamera è posta esternamente al secondo schermo, facendo il “flip” sarà possibile far vedere in tempo reale a chi si sta scattando la foto come questa starà per essere fatta, in una specie di simulacro da selfie, però fatto da altre persone.

Quali sono gli svantaggi di uno smartphone pieghevole

  • Tuttavia, gli svantaggi da considerare non sono pochi, né ignorabili. Il primo più grande problema sta nel rischio di graffiare gli schermi: alcuni di questi schermi avranno sempre uno dei vetri a contatto con la superficie su cui si appoggerà il telefono, e questo nonostante tutte le precauzioni prese dai produttori, potrebbe comportare dei problemi nel lungo periodo.
  • In seconda battuta, la qualità degli schermi, per via di alcune soluzioni adottate, è a volte leggermente inferiore a quella dei concorrenti a pannello singolo, ma questa pare proprio una tendenza che smetterà a breve.
  • Ultimo, ma non ultimo svantaggio, è il prezzo decisamente più alto dei modelli pieghevoli, per via dell’impegno tecnico e tecnologico legato allo sviluppo di questi prodotti, uno svantaggio molto grande per la diffusione più ad ampio raggio.

In conclusione

In questa fase pressoché embrionale del mercato degli smartphone pieghevoli, lo scenario è già competitivo e pieno di personaggi agguerriti. Ci si può aspettare che a breve, proprio grazie a queste guerre di attrito, i prezzi di ogni prodotto caleranno, rendendo possibile provare con mano quello che pare il futuro, capace di essere soltanto immaginato fino a qualche anno fa.